a cura di Lucilla Grasselli per movieplayer.it
Abbiamo chiacchierato con Ruggero Pasquarelli, che presta volto e voce a questo nuovo protagonista, che ci ha parlato della sua es
perienza sul set e delle sue speranze per il futuro.
Come è nata la tua partecipazione a questa serie?
Ruggero Pasquarelli: Mi trovavo in quel momento sul set di In Tour 2, un'altra serie di Disney Channel, e mi hanno informato del fatto che serviva un attore italiano per Violetta. Ovviamente ho preso l'occasione al volo, perché comunque si trattava di un'esperienza, e di un'avventura, internazionale: parlare, cantare, recitare in un'altra lingua è stata veramente una cosa fantastica.
Conoscevi già Violetta?
No, perché quando sono stato contattato la serie non era ancora andata in onda. Sono però un grande fan di Disney Channel, lo guardo sempre, e ritrovarsi in Argentina con tante altre persone che condividono la tua stessa passione è stato bellissimo.
Parlaci un po' del tuo personaggio, com'è caratterialmente?
Eh... Il mio personaggio è il classico provolone: ci proverà un po' con tutte, con la protagonista ma non solo.
Insomma, porterà un po' di scompiglio.
Si, decisamente! E chissà cosa succederà...
Federico ti assomiglia o siete molto diversi?
Mi assomiglia, mi assomiglia moltissimo, perché è un ragazzo sincero, molto vivace, e poi suona la chitarra e il pianoforte, quindi ci sono molti punti di contatto tra di noi.
Con questo personaggio hai quindi avuto la possibilità di coniugare la tua passione per la musica con quella per la recitazione.
Si, infatti anche per questo Federico mi rispecchia moltissimo. Federico è un po' Ruggero!
E come hai vissuto la consapevolezza di essere un esempio, un punto di riferimento per il tuo pubblico?
Nessuna ansia, anzi l'ho vissuta benissimo, perché mi sentivo molto a mio agio nell'interpretare quel ruolo. Innanzi tutto perché mi rispecchiava moltissimo, e poi perché fare quello che ti piace, per di più davanti a una telecamera, è bellissimo. Io nella mia stanza ho sempre suonato la chitarra, ma qui ho la possibilità di far vedere a tantissime persone quello che mi rende felice.
Come ti sei trovato con il resto del cast?
Il cast mi ha accolto benissimo, anche perché io non sono arrivato all'inizio delle riprese, e quindi sono stati tutti particolarmente carini, gentilissimi. Mi sono unito subito con tutto il gruppo, cantavamo insieme continuamente. Noi attori vivevamo in una palazzina, in cui ognuno aveva il proprio appartamento, e ci riunivamo sempre, per andare a giocare a bowling, per uscire insieme. Abbiamo formato un bel gruppo, e davvero non vedo l'ora di tornare, perché è stata un'esperienza a dir poco fantastica.
Tu hai già viaggiato molto all'estero, come ti sei trovato in Argentina?
In realtà questa è stata la mia prima volta fuori dall'Europa, quindi meglio di così non poteva proprio andare!
Come è nata la tua passione per la recitazione e per la musica?
La passione per il canto ce l'ho da sempre. Io ero un ragazzo, anzi un bambino molto timido, e i miei genitori mi iscrissero a una scuola di recitazione, che mi ha sbloccato completamente. Da lì, ho capito che quello era ciò che mi piaceva fare, e che dovevo anche provare ad imparare a suonare uno strumento, e quindi mi sono avvicinato alla chitarra e al pianoforte, e iniziare una scuola di canto. Questo mi ha preparato per l'esperienza di X-Factor, che mi ha aperto le porte per tantissime altre esperienze che sto vivendo in questo momento.
Aldilà di quelle in cui tu stesso hai recitato, quali sono le tue serie preferite?
Parlando di quelle di Disney Channel, la mia preferita resta Hannah Montana, anche se adesso non va più in onda. Poi, mi piace moltissimo anche una serie inglese che si chiama Sherlock, che trovo veramente molto bella.
Nel futuro quale ruolo ti piacerebbe interpretare?
Nel futuro mi piacerebbe vivere un'esperienza che non ho ancora vissuto, un film per il cinema. Perché no, anche un ruolo drammatico. Sarebbe una bellissima opportunità: sicuramente non posso dire di essere pronto, perché comunque ho solo diciannove anni e ho ancora tantissimo da imparare, però mi piacerebbe iniziare e vedere se sono in grado di affrontare una sfida del genere: il cinema e, in più, un ruolo drammatico.
Come è nata la tua partecipazione a questa serie?
Ruggero Pasquarelli: Mi trovavo in quel momento sul set di In Tour 2, un'altra serie di Disney Channel, e mi hanno informato del fatto che serviva un attore italiano per Violetta. Ovviamente ho preso l'occasione al volo, perché comunque si trattava di un'esperienza, e di un'avventura, internazionale: parlare, cantare, recitare in un'altra lingua è stata veramente una cosa fantastica.
Conoscevi già Violetta?
No, perché quando sono stato contattato la serie non era ancora andata in onda. Sono però un grande fan di Disney Channel, lo guardo sempre, e ritrovarsi in Argentina con tante altre persone che condividono la tua stessa passione è stato bellissimo.
Parlaci un po' del tuo personaggio, com'è caratterialmente?
Eh... Il mio personaggio è il classico provolone: ci proverà un po' con tutte, con la protagonista ma non solo.
Insomma, porterà un po' di scompiglio.
Si, decisamente! E chissà cosa succederà...
Federico ti assomiglia o siete molto diversi?
Mi assomiglia, mi assomiglia moltissimo, perché è un ragazzo sincero, molto vivace, e poi suona la chitarra e il pianoforte, quindi ci sono molti punti di contatto tra di noi.
Con questo personaggio hai quindi avuto la possibilità di coniugare la tua passione per la musica con quella per la recitazione.
Si, infatti anche per questo Federico mi rispecchia moltissimo. Federico è un po' Ruggero!
E come hai vissuto la consapevolezza di essere un esempio, un punto di riferimento per il tuo pubblico?
Nessuna ansia, anzi l'ho vissuta benissimo, perché mi sentivo molto a mio agio nell'interpretare quel ruolo. Innanzi tutto perché mi rispecchiava moltissimo, e poi perché fare quello che ti piace, per di più davanti a una telecamera, è bellissimo. Io nella mia stanza ho sempre suonato la chitarra, ma qui ho la possibilità di far vedere a tantissime persone quello che mi rende felice.
Come ti sei trovato con il resto del cast?
Il cast mi ha accolto benissimo, anche perché io non sono arrivato all'inizio delle riprese, e quindi sono stati tutti particolarmente carini, gentilissimi. Mi sono unito subito con tutto il gruppo, cantavamo insieme continuamente. Noi attori vivevamo in una palazzina, in cui ognuno aveva il proprio appartamento, e ci riunivamo sempre, per andare a giocare a bowling, per uscire insieme. Abbiamo formato un bel gruppo, e davvero non vedo l'ora di tornare, perché è stata un'esperienza a dir poco fantastica.
Tu hai già viaggiato molto all'estero, come ti sei trovato in Argentina?
In realtà questa è stata la mia prima volta fuori dall'Europa, quindi meglio di così non poteva proprio andare!
Come è nata la tua passione per la recitazione e per la musica?
La passione per il canto ce l'ho da sempre. Io ero un ragazzo, anzi un bambino molto timido, e i miei genitori mi iscrissero a una scuola di recitazione, che mi ha sbloccato completamente. Da lì, ho capito che quello era ciò che mi piaceva fare, e che dovevo anche provare ad imparare a suonare uno strumento, e quindi mi sono avvicinato alla chitarra e al pianoforte, e iniziare una scuola di canto. Questo mi ha preparato per l'esperienza di X-Factor, che mi ha aperto le porte per tantissime altre esperienze che sto vivendo in questo momento.
Aldilà di quelle in cui tu stesso hai recitato, quali sono le tue serie preferite?
Parlando di quelle di Disney Channel, la mia preferita resta Hannah Montana, anche se adesso non va più in onda. Poi, mi piace moltissimo anche una serie inglese che si chiama Sherlock, che trovo veramente molto bella.
Nel futuro quale ruolo ti piacerebbe interpretare?
Nel futuro mi piacerebbe vivere un'esperienza che non ho ancora vissuto, un film per il cinema. Perché no, anche un ruolo drammatico. Sarebbe una bellissima opportunità: sicuramente non posso dire di essere pronto, perché comunque ho solo diciannove anni e ho ancora tantissimo da imparare, però mi piacerebbe iniziare e vedere se sono in grado di affrontare una sfida del genere: il cinema e, in più, un ruolo drammatico.
sii sarebbe bello pero portaci VIOLETTA!
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